Tornano gli appuntamenti della rassegna letteraria “Il profumo delle pagine” organizzata dal circolo culturale Gocce d’autore, in collaborazione con la libreria Ubik di Potenza.
La prima serata si è tenuta il 6 ottobre, giorno in cui è stato assegnato il premio Nobel per la letteratura 2022 alla scrittrice francese Annie Ernaux. Coincidenza vuole che la prima ospite dell’evento sia stata proprio una donna: la giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva Francesca Barra.
Scenario della stagione autunno/inverno 2022/2023 le cantine della Dimora storica Giorni di Pignola (antico palazzo nobiliare settecentesco che è stato restaurato e trasformato in una struttura ricettiva), impreziosite da botti di rovere colme dei vini dell’azienda vinicola lucana. A fare da cornice all’evento, anche l’esposizione delle opere dell’artista lucano Antonio Gerbino (che ha omaggiato l’autrice con un suo quadro intarsiato nel legno), nonché l’intervento musicale della pianista Antonella Trivigno.
Ad aprire la rassegna, il libro di Francesca Barra “A occhio e quanto basta, la mia ricetta di felicità”, nome che richiama anche la pagina Instagram che l’autrice ha aperto durante il lockdown per condividere quotidianamente le sue ricette.
Francesca Barra sottolinea di non essere una chef, ma una donna appassionata di cibo che ama sperimentare e creare pietanze per la propria famiglia e per i suoi amici.
La fretta, il lavoro, l’emancipazione, i social ingannano e spaventano con la ricerca della perfezione anche in cucina. L’autrice sottolinea invece, il suo voler dare enfasi alla semplicità delle pietanze, ad esempio con quel “a occhio e quanto basta” nel dosare gli ingredienti.
A tal proposito cita una frase della grande cuoca scrittrice Julia Child: “Impara a cucinare, prova nuove ricette, impara dai tuoi errori, non avere paura. Ma soprattutto divertiti”.
Questo libro dunque, non è solo un ricettario, tutt’altro! Accanto alle ricette vi è il racconto delle storie di vita che ruotano intorno al valore simbolico del cibo e della sua preparazione. Come la stessa Barra ha detto durante la serata: “Quello che fa la differenza non sono gli ingredienti, né come viene un piatto. Ciò che conta è quello che ci metti mentre lo prepari, sapendo che sarà per le persone che ami”.
Questa passione ha coinvolto anche le figlie dell’autrice, Emma Angelina e Greta che sognano di aprire un ristorante che si chiamerà “Le Sorelle”.
Ecco che le ricette diventano un gesto d’amore che racchiude il ricordo della famiglia d’origine, in particolare delle sue nonne da cui ha appreso molto sulla cucina, nonché l’amore per la sua famiglia attuale, nel ruolo di madre che quotidianamente porta in tavola il cibo. Questo rituale per lei non è servire, bensì dimostrare quanto si tiene a qualcuno senza ricorrere alle parole. Definisce l’amore materno con la domanda “Hai mangiato?”, frase che veniva pronunciata dalle nonne, poi dalla madre e adesso è lei stessa a proferirla con le persone che ama.
La passione per la cucina si è sviluppata in un contesto familiare in cui le pietanze svolgevano la funzione di aggregazione tra coloro che lo avrebbero condiviso, partendo proprio dall’affetto e dall’unione familiare. Presente alla serata anche il marito dell’autrice l’attore Claudio Santamaria (con la loro piccola Altena) che ha emozionato i presenti con la sua coinvolgente lettura di alcune pagine del libro dedicate alla nonna paterna di Francesca Barra.
I due si sono innamorati una sera a cena e tutt’ora la tavola resta il loro talamo nuziale.
Attraverso l’abilità a creare e sperimentare nuove ricette, l’autrice ha acquistato la propria indipendenza in cucina. Emerge inoltre, l’attaccamento per la loro terra, la Basilicata. Entrambi infatti, hanno origini lucane: Francesca Barra è nata a Policoro, mentre la madre di suo marito è di Senise.
Mai devono mancare nella sua dispensa ad esempio, il peperone crusco (alimento che è stato scelto da lei ed il marito come bomboniera di nozze) e Luna, ossia il lievito madre con cui preparare il pane, fondamento della sua cucina.
Questo libro viene dedicato alla sua famiglia, ma in particolare ai suoi figli, augurandosi che un giorno possa esserci un profumo, un sapore oppure un ingrediente che li faccia sussultare pensando a lei, la loro mamma, strappando loro un sorriso per quel ricordo!